Ciò che la felicità non è

In “Ciò che la felicità non è” (edizioni Mimep-Docete) l’autore Ben Higgins cerca di dare risposte non banali a domande importanti che durante la vita ognuno di noi si pone.

Ben Higgins è diventato famoso come star della Tv negli Stati Uniti in uno dei tanti programmi televisivi dove persone diverse partecipano in cerca dell’anima gemella.

Higgins per primo si chiede se viste le sue origini televisive, sia davvero la persona giusta per dare risposte a domande esistenziali, senza riuscire a trovare una risposta.

Ma quali sono queste domande: “Chi sono io?”, “Cosa è la felicità?”, “Perchè mi sento solo?”. L’autore grazie ad esperienze personali ed a quelle di alcuni amici si impegna nella stesura di un libro, non facile, dando comunque risposte non ordinarie a quelle domande parlando a persone che si sentono sole che lottano contro le delusioni ma che comunque vogliono trovare una soluzione cercare una via, una luce.

L’autore si domanda se può essere una guida che accompagna il lettore in questo cammino; il libro è come una lettera scritta ad ognuno di noi per affrontare e vincere frustrazioni e solitudine.

In particolare la solitudine, uno dei mali del nostro tempo, può essere superata solo se riusciamo a relazionarci con gli altri percorrendo ponti già costruiti e siamo noi a dover trovare il coraggio e la forza di attraversarli.

Il sentimento di solitudine e isolamento può essere curato con un legame con un’altra persona; ma non è l’unica via perché la “salvezza” può venire dall’incontro con Dio.

Spesso alcuni di noi si sentono inadatti, poco amati, quasi evitati ed è a causa di ciò che si isolano chiudendosi in un mondo quasi “privato”; si sentono incapaci di realizzarsi e di misurarsi con gli altri.

Il valore di una persona non è nell’aspetto è in ciò che riesce a realizzare ma in ciò che Dio vede in lui perché al di là di delusioni, errori, colpe, ogni essere umano è agli occhi di Dio bello e amabile.

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